santuario degli elefanti

UNA GIORNATA CON GLI ELEFANTI

Da quando avevo iniziato a programmare il nostro viaggio in Thailandia, c’era un’esperienza in particolare che non vedevo l’ora di fare una volta raggiunta la città di Chiang Mai: trascorrere una giornata con gli elefanti.

In Thailandia l’elefante è da sempre il simbolo della nazione: ovunque si trova una statua o una siepe a forma di elefante.

Qualche volta, vi sarete certamente imbattuti in foto di turisti seduti sul dorso di un elefante. Bene, assolutamente non fatelo mai! Possono sembrare divertenti ma in realtà non lo sono affatto. Gli animali sono maltrattati, denutriti e portano pesi eccessivi.

A Chiang Mai, esistono dei centri di riabilitazione, i cosiddetti Sanctuary, in cui dei volontari si prendono cura di elefanti maltrattati per turismo. Si tratta di vere oasi di pace in cui l’unico obiettivo è il benessere degli animali.

E grazie al Maerim Elephant Sanctuary abbiamo vissuto un’esperienza unica ed emozionante a stretto contatto con questi giganti buoni.

Perchè non si deve cavalcare un elefante

Gli elefanti sono animali selvatici e liberi. Far si che un elefante stia a contatto con l’essere umano, e fare ciò che gli viene imposto, vuol dire addomesticarlo e strapparlo via dal suo vero ambiente. Vuol dire cambiare il suo essere, la sua natura.

Ma la parte più triste, è quella delle torture che gli vengono inflitte affinché sia domato.

Qualcosa che i volontari del centro ci tengono bene a spiegare al nostro arrivo proprio per renderci più consapevoli di questa atrocità. Si tratta di qualcosa di davvero disumano che queste povere creature si ritrovano a subire tutto il giorno finché non si piegano ai loro voleri.

La nostra esperienza

Raggiunto il centro, ci imbattiamo subito davanti agli elefanti. Non nego l’iniziale timore. Trovarsi davanti ad animali così grandi in totale libertà inizialmente fa paura.

Eppure, loro giocavano semplicemente con noi in cerca di qualche banana.

Ricordo perfettamente le parole dei volontari appena arrivati:

“Ora avete paura di loro, ma alla fine di questa giornata non ve ne vorrete andare via”.

E non si sbagliavano! Tanto grandi quanto indifesi, alla fine si finisce per non volersi staccare più da loro.

Iniziamo la giornata indossando l’abito tradizionale del centro, uniformandoci così ai volontari, e ci viene fatta una piccola presentazione di tutti gli elefanti: come si chiamano, quanti anni hanno e soprattutto da dove sono stati presi in salvo.

I ragazzi sono davvero disponibili e si percepisce subito quanto amore e impegno dedicano ad aiutare questi animali. Ci istruiscono per bene spiegando le differenze che contraddistinguono l’elefante asiatico da quello africano e sulle particolarità da notare, le loro vite sessuali, abitudini alimentari e i cicli di sonno, e persino sulla cacca degli elefanti e le loro proprietà ed usi.

Ma soprattutto, ci danno tutte le istruzioni su come interagire correttamente con loro e tutte le informazioni utili per la nostra sicurezza.

Terminata la presentazione, è giunto il momento di giocare con gli elefanti. Riempiamo tutte le sacche e le tasche a nostra disposizione piene di banane e iniziamo a passeggiare accanto a loro.

Una giornata con gli elefanti a Chiang Mai

Basta poco per ritrovarsi una lunga proboscide intorno al corpo pronta a rubarti le banane.

Si procede con la “spa” degli elefanti, una pozza di fango e melma dove si immergono per proteggersi dal sole. Non sperate di salvarvi, insieme agli elefanti vi ritroverete infangati anche voi dalla testa ai piedi.
Terminata la spa è giunto il momento di una bella rinfrescata e si procede così al lavaggio.

Non posso che essere felice di questa esperienza, durante l’intera visita gli animali non sono mai stati obbligati a fare qualcosa ed erano sempre liberi di fare ciò che volevano. Erano estremamente felici e per niente spaventati.

Obiettivo primario del centro, perché:

“i piccoli arrivano solo quando gli elefanti sono felici”.

La giornata si conclude con un bel pranzo che include una lezione su come preparare una zuppa di noodles tradizionale in modo da poter creare da noi stessi la miscela perfetta per i nostri palati.

Non potevo chiedere di meglio! È stata in assoluto l’esperienza più bella della mia vita.

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