Se stai progettando un viaggio in Sicilia e vorresti sapere cosa fare a Catania, sei giunto nel posto giusto.
Io e Giuseppe non avevamo mai visitato la Sicilia, io forse una volta durante una gita scolastica di cui non ricordo nulla. E quindi perché non buttarci alla scoperta di questa bellissima isola?
Bene si parte! Ma dove? In fondo non avevamo mai visto la Sicilia! Non sapevamo da dove iniziare.
Il dubbio più grande era: Catania o Palermo? Oriente o Occidente? La scelta è ricaduta sulla Sicilia orientale e quindi Catania. La voglia di visitare uno dei simboli più grandi di questa regione, l’Etna, era grande. Per cui la scelta alla fine è venuta da sé.
Siamo partiti da Bologna in una fredda mattina di metà ottobre, il termometro toccava a malapena i 10°C.
Certo, al sud e in Sicilia, le temperature sono buone tutto l’anno, ma chi si immaginava la gente al mare a prendere il sole ed io alla ricerca di un negozio dove comprare una maglia a maniche corte.
Seppur breve, è stato un viaggio di quattro giorni bello ed intenso tra Catania e dintorni, tra l’escursione sull’Etna, il barocco di Taormina e Siracusa ed il lungomare di Acitrezza.
Catania
Catania, situata alle pendici dell’Etna, è una moltitudine di colori e profumi; è odore di fritto ad ogni ora del giorno.
Catania è arancini a tutti i gusti da mangiare tutti d’un fiato ma col pericolo di scottarsi; è croccanti cannoli di ricotta che inebriano il palato, è granite di mandorle con brioche.
Difficile non apprezzare questa città e tenere a freno la propria pancia.
Basta percorrere via Etnea, la via principale, per trovarsi nel suo cuore pulsante.
Da qui è possibile raggiungere tutte le attrazioni della città. E se il tempo lo permette, nelle giornate limpide, è possibile ammirare in lontananza l’Etna che la domina.
Fulcro di Catania è piazza Duomo. Qui al centro erge la fontana dell’elefante, il cui simbolo mi riporta a fantasticare su mete lontane. Ma volgendo la vista a tutto tondo sulla piazza, si trova la Chiesa di Sant’Agata, porta Utzeda e la fontana dell’Amenano che rappresenta il fiume sotterraneo di Catania.
E proprio da qui, alle sue spalle, si raggiunge uno dei mercati più popolari della città, A’ Piscaria. Un mercato del pesce così colorato e caratteristico che difficilmente si dimentica. Ma se anche la vostra passione è quella di perdersi per i mercati, basta procedere su per via Etnea fino a raggiungere Piazza Stesicoro. Qui oltre a imbattersi nell’antico anfiteatro romano, si raggiunge l’altro importante mercato della città: Fera ‘O Luni.
Se durante la vostra passeggiata vi stuzzica la fame, niente paura. Siete a due passi dalle famose vie della movida catanese, Via Santa Filomena e San Gemmellaro, ricche di bar e ristoranti per tutti i gusti.
Meritano assolutamente una visita, i luoghi dedicati al grande musicista Bellini: Teatro Bellini e Giardini Bellini, considerati uno dei polmoni verdi della città. È situato di fronte alle famose pasticcerie Savia e Spinelli, posizione perfetta per fermarsi a rilassarsi dopo una abbuffata di cannoli e gelato.
Escursione sull’Etna
L’escursione sull’Etna è senza dubbio la cosa più bella e straordinaria che abbiamo fatto.
“Mamma Etna”, chiamata così dai catanesi, ci ha lasciato a bocca aperta. Non ci saremmo mai immaginati di camminare sul vulcano attivo più alto d’Europa e di assistere ad un paesaggio davvero mozzafiato.
E siam sinceri, lo ammettiamo, abbiamo sperato per un po’ che “mamma” si arrabbiasse. Chissà che spettacolo si sarebbe presentato ai nostri occhi.
In molti consigliano di affidarsi a delle guide, ma noi abbiamo preferito fare le conoscenze da soli.
Abbiamo raggiunto il parcheggio del versante sud dell’Etna a pochi passi dagli impianti di Funivia Etna e dal Rifugio Sapienza. Da qui è iniziato il nostro cammino tra i suggestivi Crateri Silvestri, dove i più recenti, i Crateri Silvestri superiori, risalgono all’eruzione del 2012.
Passeggiare intorno ai crateri è qualcosa di eccezionale ed unico. I paesaggi sono pazzeschi, i colori intensi e contrastanti e la vista è strepitosa.
Una volta terminato il nostro giro per i Crateri Silvestri ed aver riempito la pancia con un abbondante pasto presso il Rifugio Sapienza decidiamo di procedere per un trekking lungo il “Sentiero Schiena dell’Asino”.
Ad ogni modo, se programmate la vostra escursione, seguite sempre il sito ufficiale del Parco dell’Etna con tutte le informazioni sui sentieri e sull’attività vulcanica.
Taormina
Dall’escursione sull’Etna, procediamo la nostra avventura verso est in direzione Taormina.
Una piacevole passeggiata per la via principale, Corso Umberto I, ci porta alla scoperta della città attraversandola da nord a sud, da Porta Messina a Porta Catania. La via è un susseguirsi di botteghe e negozi di gastronomia, che si alternano a boutique di moda, gioiellerie e negozi di souvenir.
Non si può fare altro che camminare affascinati lungo questa vivace stradina per imbattersi in curiose scoperte. Ai suoi lati, a destra e sinistra del corso, è un continuo aprirsi di viuzze, più precisamente scalini, con balconi fioriti, pareti adornate in terracotta e terrazze colorate di ceramiche tipiche e teste di moro.
Ma una tra tutte spicca di più nella sua particolarità: con ben 40 cm di larghezza è il vicolo stretto, dove il nome già dice tutto!
Partendo da sud da porta Catania, il punto migliore dove parcheggiare l’auto, ci si imbatte subito nella piazza del Duomo. Da qui, proseguiamo la nostra passeggiata per il corso raggiungendo Piazza IX Aprile per approfittare della sua terrazza panoramica e godere di una delle viste più belle del paese.
In questa piazza l’atmosfera è quella dei tempi passati dove numerosi caffè si alternano a edifici religiosi e costruzioni storiche che fanno da cornice a bambini che si rincorrono giocando a pallone.
Sempre continuando lungo il corso principale, si arriva a Piazza Badia dove spicca il Palazzo Corvaja e la chiesa barocca di Santa Caterina dove, procedendo lungo la sua via si raggiungere una tappa fondamentale e conclusiva di questa città, che non ha bisogno di troppe presentazioni, il teatro antico di Taormina.
Questo bellissimo borgo merita certamente una visita. Da noi visitata in un pomeriggio, consiglio fortemente di prendersi un’intera giornata da dedicare a questa città che ha molto da offrire. In primis fra tutti, il suo teatro antico che merita una visita, come anche l’Isola Bella, da raggiungere in funivia o meglio ancora con un percorso a piedi che parte dal Belvedere.
Purtroppo, arrivando troppo tardi non abbiamo avuto il tempo di visitarli. Ma questo è un motivo in più per ritornarci!
Concludiamo la nostra serata a Taormina con una tappa fondamentale e immancabile presso il Bambar, con in assoluto la granita più buona di sempre.
Acitrezza
Acitrezza è un piccolo borgo di pescatori a poca distanza da Catania, un luogo ricco di storia e mitologia e merita assolutamente una tappa. Resa famosa per “I Malavoglia”, qui è ancora presente la Casa del Nespolo, dimora dell’umile famiglia di pescatori raccontati da Verga.
Ma ciò che attrae di più di questo paesino, è il suo paesaggio.
Impossibile non rimanere ammaliati dal panorama del suo lungomare dominato dai faraglioni lavici della Riviera dei Ciclopi che hanno ispirato molte leggende.
Siracusa
Il nostro tour della Sicilia orientale si conclude con Siracusa e la sua Isola di Ortigia, cuore pulsante della città.
Per raggiungerla basta attraversare uno dei due ponti che uniscono l’isola dalla terraferma. E immediatamente si è catapultati nella parte antica della città, un luogo affascinante e ricco di bellezze architettoniche.
Visitare Ortigia vuol dire tornare indietro nel tempo e perdersi nella storia. Il suo centro storico è l’espressione più importante del barocco siciliano.
Difficile non lasciarsi trasportare dalle urla del suo famoso mercato del pesce, dagli odori e colori delle sue bancarelle di spezie. Una vera attrazione.
Ma se da un lato Ortigia è storia e architettura, dall’altro è mare e relax. Il suo lungomare è qualcosa di indescrivibile, con le sue acque dall’azzurro limpido e trasparente.