rocchetta mattei

ROCCHETTA MATTEI: ALLA SCOPERTA DEL CASTELLO

La Rocchetta Mattei è un affascinante e bizzarro castello italiano nel cuore dell’Appennino bolognese, unico nel suo genere.

Modificata più volte nel tempo, le sue torri, le camere e le sale, mostrano i segni del passaggio di diverse influenze. È un insieme di stili architettonici: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al liberty.

A soli pochi passi da Bologna, ti sembrerà di esser catapultato in Spagna.

Vieni con me alla scoperta di questo affascinante castello.
Continua a leggere per non perderti il mio consiglio su cosa fare una volta terminata la visita.

Visitare la Rocchetta Mattei

Devi sapere che la Rocchetta può essere visitata solo con la presenza di una guida che ti porterà alla scoperta delle sue meraviglie.

Una volta varcato il cancello d’ingresso troviamo una guida ad accoglierci e ci conduce subito allo Scalone d’ingresso. Da qui inizia il percorso all’interno della Rocchetta Mattei.

La scalinata in pietra in stile moresco decorata da numerose statue, tra cui la copia in cemento del Grifone di Pisa, ti condurrà all’interno del cortile centrale. Da questo cortile, un tempo un giardino, si possono ammirare subito i diversi stili architettonici che la caratterizzano.

Il conte con questo spazio voleva stupire il visitatore ricreando l’illusione di un ambiente selvaggio. Infatti, sulla parete laterale del cortile sono presenti due enormi aperture, nella prima si vedeva scorrere una cascata, mentre nella seconda era presente una voliera che ospitava animali esotici quali pavoni e pappagalli.

Dal cortile si procede alla visita delle stanze che parte dalla Sala dei Novanta: la sala del Mattei, dove qui avrebbe voluto festeggiare i suoi novant’anni, in stile liberty e con una grande vetrata che reca la sua immagine e la sua data di nascita. Proprio da questa sala, salendo le scale, inizierai a scoprire la passione del conte per gli effetti ottici, l’illusione e l’influenza di stili durante la costruzione.

L’influenza spagnola è evidente fin da subito. Basta giungere nella Cappella per ritrovarsi improvvisamente catapultati nella Mezquita di Cordova con i suoi elementi arabo-islamici. Ma ciò che lascia a bocca aperta non è solo la bellezza e la somiglianza alla famosa moschea, ma l’abilità e la furbizia con cui è stata riprodotta. Gli archi che non sorreggono la struttura ma sono semplicemente decorativi, sono realizzati in legno, i capitelli in gesso e i soffitti che all’apparenza sembrano stuccati, in realtà sono tessuti dipinti.

Ma non finisce qui, basta uscire dalla Cappella e proseguire per il Giardino pensile che offrendo una meravigliosa vista sugli edifici del castello e degli appennini, conduce al Cortile dei Leoni. Improvvisamente si atterra nel Cortile dell’Alhambra di Granada con le pareti sotto il portico ricoperte di piastrelle sivigliane.

Io ho visitato sia la Mezquita di Cordova che l’Alhambra di Granada e posso realmente dire che la sensazione di trovarsi in Spagna è davvero lampante.

Ogni sala del castello è una vera scoperta che lascia davvero a bocca aperta. Basti pensare alla Sala Rossa, chiamata così perché un tempo una tenda rossa divideva la stanza in due parti.

Oggi però l’elemento che più stupisce è il soffitto. A prima vista sembra essere realizzato in legno, un’altra illusione del conte, ma in realtà è realizzato con elementi piramidali in carta pressata.

Possiamo dire, un prototipo delle nostre attuali camere insonorizzate.

La Rocchetta: info visita e costi

Si può accedere alla Rocchetta solo tramite prenotazione online dal sito ufficiale e selezionare giorno e orario tra quelli disponibili. Il costo è di 10€ a persona.

I tour guidati partono ogni 15 min, dura circa 1h ed il numero massimo di partecipanti è di 20 persone per gruppo. Una volta fatto l’appello e verificato che tutti siano arrivati si parte con il tour, durante il quale è possibile solo fotografare.

Al momento di questo articolo (autunno 2021), la Rocchetta è aperta solo nel weekend dalle 9:30 alle 17:30 perciò consiglio di prenotare in anticipo.

L’orario migliore per visitarla? Negli ultimi turni. Io personalmente l’ho visitata alle 16:45 e ho avuto così la fortuna di avere il tempo di scattare foto in tranquillità senza troppe persone e avere i colori caldi del sole al tramonto.

Ad ogni modo visita sempre il sito ufficiale per verificare le date e le possibili aperture straordinarie.

Come raggiungere Rocchetta Mattei

Per raggiungere la Rocchetta, il modo migliore è certamente l’auto. Da Bologna è possibile percorrere la Statale 64 Porrettana o in alternativa l’autostrada A1 direzione Firenze. Se si opta per l’autostrada, attenzione all’uscita: Sasso Marconi nord è abilitato solo per telepass. Occorre prendere l’uscita Sasso Marconi sud e poi procedere lungo la Statale 64 direzione Pistoia fino a Riola.

Per quanto riguarda i parcheggi, il castello non ne ha uno privato. Bisogna cercare parcheggi lungo la strada principale.

In alternativa, da Bologna è possibile raggiungerla in treno e scendere alla fermata Riola. Dalla stazione, la Rocchetta dista 15 min a piedi. I treni partono ogni ora.

Cosa vedere nei dintorni: borgo La Scola

Una volta conclusa la visita, ti consiglio di non perderti una sosta al borgo La Scola dove il tempo sembra essersi fermato.

A soli 6 Km dalla Rocchetta Mattei, è un borgo che merita sicuramente una visita. Ci sono due vie percorribile per raggiungere il borgo, anche se più ripida e in salita, ti consiglio quella tramite località Riola – Ponte. 6Km di tornati panoramici che offrono una vista dall’alto dell’intera Rocchetta. Non te ne pentirai!

Raggiunto La Scola, tra case in pietra e stradine di ciottoli, avrai l’impressione di esserti tuffato nel Medioevo.

Un piccolo borgo sull’Appennino bolognese quasi sconosciuto. Un luogo isolato, immerso nel silenzio e nel verde delle colline che lo circondano. Avrai quasi la sensazione di passeggiare per le viuzze di un borgo disabitato. Eppure, qualcuno ci vive ancora.

Si tratta di un piccolo borgo medievale fortificato e perfettamente conservato, caratterizzato da una decina di torri incorporate agli edifici principali.

Da notare il suo maestoso cipresso di 700 anni che con la sua altezza di 25 metri rappresenta un monumento alla natura e al borgo.

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