È davvero facile farsi incantare dal fascino di Santorini.
Ma c’è un modo migliore per vivere l’isola ed il suo paesaggio unico: indossare le scarpe da ginnastica ed esplorare i suoi sentieri.
Escursione simbolo di Santorini è certamente il sentiero che collega i villaggi di Fira ad Oia (si pronuncia “ia”).
Un percorso che traccia la famosa caldera, un balcone sul mar Egeo che regala una vista diretta dell’isola e dei suoi abitanti.
Ogni scorcio è migliore del precedente, ogni momento è buono per fermarsi per ammirare il paesaggio e scattare una foto al panorama.
Il percorso
Per raggiungere Oia da Fira basta prendere il percorso n. 9. Si tratta di un sentiero che può essere percorso anche in senso inverso se si alloggia ad Oia ma, certamente meno affascinante in quanto muoversi da sud verso nord permette di raggiungere pian piano il punto più estremo e più panoramico dell’isola.
La tratta è un’escursione di circa 10Km, che parte da Fira passando per i pittoreschi villaggi di Firostefani, Imerovigli e giunge ad Oia. Un sentiero che si percorre interamente sul bordo del cratere su cui sorge l’isola a picco sul mare, e che regala viste da togliere il fiato.

La caldera, la star di Santorini, non è altro che quello che rimane di un cratere vulcanico crollato in seguito ad una catastrofica eruzione, portando la parte centrale dell’isola a sprofondare sul fondo del mare. Di fatto è proprio questo evento che ha dato origine alla particolare ed affascinante conformazione a mezzaluna che oggi conosciamo come Santorini, e che la rende differente da tutte le altre isole delle cicladi.
Il panorama della caldera è unico, è un mix di contrasti di colore tra rocce rosse e nere del cratere, mare blu profondo e villaggi a picco sulla scogliera che brillano con il loro bianco immacolato e cupole blu adornati da bouganville colorate.

Il percorso n. 9 parte dalla piazza centrale di Fira. Tra un negozio di ottica e un’agenzia di viaggio, sbuca il segnavia rosso che indica il sentiero. Basta salire e percorrere il centro di Fira, tenendo sempre in mente che Oia si trova a nord.
Attenzione, il percorso non è sempre segnalato. Ma niente panico, l’importante è tenere sempre il mare sulla sinistra e continuare a spostarsi verso nord. Il mar Egeo è il punto di riferimento da tener sempre a mente, sarà impossibile sbagliare.
Il primo villaggio che si incontra a soli 15 min di cammino è Firostefani. Si parte con una leggera salita fino a raggiungere il villaggio dove il sentiero si livella e diventa pianeggiante.
Proseguendo per Firostefani si giunge al villaggio di Imerovigli. Anche se la strada inizia ed essere un po’ tortuosa e confusa è impossibile sbagliarsi. Basta intravedere sullo sfondo il promontorio di Skaros e capire di essere sulla strada giusta.
Giunti a Imerovigli si trova un bivio esattamente al Blue Note Restaurant. Anziché seguire la destra, come indicata dai cartelli che passano per il centro del villaggio attraverso bar e ristoranti, meglio deviare tenendo la sinistra seguendo sempre il sentiero panoramico.
E qui la vista si apre su un’altra meraviglia di Santorini, ovvero la Skaros Rock. Consiglio vivamente di aggiungere questa deviazione, perché gli sforzi spesi per raggiungere la sua sommità saranno ripagati da sensazioni e panorami davvero suggestivi.
Skaros Rock è una bellissima passeggiata che aggiungerà almeno un’ora in più all’escursione, in quanto bisognerà uscire fuori dal sentiero n. 9 e successivamente rientrare. Bisogna tenere in conto che si aggiungono almeno 2Km in più alla tratta.

Skaros è un promontorio roccioso dove ammirare il Mar Egeo, specialmente al tramonto. Qui un tempo ergeva un maestoso castello che fu completamente distrutto dal terremoto.
Vi svelo un segreto. Qui si trova un luogo non subito visibile dalla sommità che vi farà innamorare e che neanche google maps mostra come raggiungere.
Tenendo alle spalle Skaros Rock in posizione nascosta è presente una discesa che conduce alla stupenda Panagia Theoskepasti Chapel. La vista è pazzesca ed essendo completamente nascosta e soprattutto poco battuta dai turisti, permette di ritagliarsi un’esperienza unica nell’affollata Santorini, dove poter strappare qualche scatto con discreta tranquillità.

L’ultimo tratto dell’escursione che conduce ad Oia è certamente quello più impegnativo. Alcune parti del percorso non sono asfaltate, si alternano continui sali e scendi con ripide salite e discese; si percorre un brevissimo tratto di strada con le auto che sfrecciano accanto, dove bisogna prestare attenzione specie se ci sono bambini al seguito.
Si arriva quindi a percorrere la parte finale dell’escursione dove ormai è ben visibile Oia sullo sfondo. Dopo circa 4 ore di cammino da Fira, finalmente si giunge a destinazione.

Le emozioni provate lungo il percorso ripagano tutte le fatiche. Un trekking a Santorini dimostra che non è solo vacanza di lusso e turismo di massa. Basta uscire dagli itinerari battuti per vivere e assaporare la natura selvaggia e l’isola più autentica.
Consigli per un’escursione a Santorini
Per i più temerari è possibile pensare di affrontare anche il ritorno a piedi, ma se si è troppo stanchi o semplicemente ci si vuole fermare per godere di uno dei tramonti più famosi al mondo è possibile tornare a Fira partendo da Oia in autobus a soli 1,60€.
Il sentiero è completamente pedonale e a parte alcuni tratti più impegnativi non presenta particolari difficoltà tecniche. Basterà solo non dimenticare di portare in valigia un paio di scarpe comode per sostenere una camminata su percorsi in parte sterrati.
Il percorso è totalmente esposto e non ci sono punti ombreggiati. Da tenere in considerazione se si affronta d’estate: in quel caso occorre partire presto al mattino quando l’aria è ancora fresca e munirsi di cappello e tanta acqua.
La particolare collocazione geografica dell’isola la rende spesso esposta a venti anche di forte intensità, pertanto il mio consiglio è di aggiungere in valigia una giacca a vento.
Santorini è una meta molto gettonata, pertanto se si ha la possibilità di visitarla al di fuori dei periodi di alta stagione, tenete in considerazione che ad ottobre è possibile godere ancora di un clima mite.